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Edificio o ambienti dove in passato aveva sede un circolo o un'associazione frequentati perlopiù dall'alta borghesia e dagli aristocratici

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Ho finito risorse, argomenti, interessi, spunti, voglia: sono esaurito, completamente esaurito: non sapendo più dove andare a prendere spunti necessari ad una crescita coerente e indipendente dal sistema nervoso centrale, mi ritrovo a percorrere stancamente i minuti che mi separano dalla fine di una settimana appena buona: giusto il tempo di constatare quanto sia difficile interfacciarsi con le dinamiche dell’evoluzione in atto.
Sorprendentemente la possibilità di guadagnare un briciolo di brillantezza questa volta è offerta dalla persistenza di un nauseante puzzo di nafta proveniente dalla bocchetta dell’aria primaria proprio a sinistra della mia capoccia.
La nafta fuoriesce sinuosa tralasciando le feritoie zincate per discendere anch’essa stanca, ad altezza narici. Piove dal cielo un malessere comunque moderno, assuefatto com’è alla fragranza polverosa della condotta areaulica.
Non c’è nulla nella nostra spregiudicatezza che lasci intendere un qualche bisogno di soggettività o peggio di oggettività perché tutto è ormai offuscato dal lento distendersi del tempo, che va a vento come le nuvole uniformi che si stagliano su quest’orizzonte grigio.
La pazienza che troppe volte ci accompagna e ci lascia salutandoci come da piattaforma 9, fianco binario 9, carrozza 12 fila 5 posto 4B, resta una sensazione difficilmente percepibile. E nasce una consapevolezza delle cose che non ha niente a che fare con la realtà.
Voglia di stare ce n’è come quanta ce n'é di esplodere in famelici boati di giubilo che poi, in definitiva, null’altro che odore acre di rugiada sembrano preannunciare.
Passivamente, s’intende. Supinamente scendono i riccioli della notte ad asciugare le lacrime di quella primavera che mai venne ad annullare le distanze dalle spiagge nemmeno l’altro ieri sognate.
Ed ora invertiamo i periodi: è estate, le palme splendono ben oltre le azzurrità.. Il cocco giace supino, la qualità dell’acqua verte sul blu. Notiamola puro, nuotando controcorrente, la spuma ancora bianca: prima che s’incendi di nuovo per il passaggio del motore a scoppia di una nave alla deriva che, come questa postazione, preferiva il diesel, ma dall’altro lato. (5BEJYSHVANZ8)