30 dicembre 2009

che albero è?

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Teatro dei Pupi zoom

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Teatro dei Pupi

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Ortigia

Qui dove il mare luccica.. Verranno suppongo a fare il bagno, su
questi scogli..
La luna e il sole si guardano da lati opposti..

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28 dicembre 2009

Roma da non perdere...



da un'originale manoscritto francese del XX sec...
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27 dicembre 2009

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14 dicembre 2009

Le strade più pericolose nell'Atlante europeo

Che le strade nascondano delle insidie per gli automobilisti è risaputo, ma alcune strade, per vari motivi, sono molto più pericolose rispetto ad altre. Una classificazione delle strade più pericolose è contenuta nel primo "Atlante europeo sulla sicurezza stradale", appena presentato al Parlamento Europeo da EuroRap in collaborazione con l'Aci. Lo studio calcola per la prima volta il rischio di rimanere coinvolti in un incidente sulla base del numero dei sinistri che si verificano su una strada e del volume di traffico.

L'iniziativa rientra nella campagna europea "Progettiamo Strade Sicure", alla quale aderisce anche l'Automobile Club d'Italia, che richiede all'Unione Europea di promuovere un programma per la messa in sicurezza delle strade più pericolose, grazie al quale potrebbero essere salvate ogni anno 50.000 vite. Inoltre lo studio EuroRAP pone in risalto che il 28% della rete stradale europea è talmente pericolosa da far registrare un rischio di incidente 40 volte superiore alle strade giudicate sicure. Tornando a casa nostra il rapporto rileva che su 13 chilometri della A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra la barriera di Napoli Nord e l'allacciamento della A16 Napoli-Canosa, si contano 15 incidenti ogni milione di veicoli in transito.

Nella poco onorevole classifica contenuta nell'Atlante EuroRap-Aci, troviamo al secondo posto i 37 km della A5 tra Torino e Ivrea, a cui seguono la strada statale SS53 Postumia, tra Cittadella (PD) e Treviso, la SS7 Appia tra Velletri (RM) e Sezze (LT), la A21 Torino-Brescia nel tratto Casteggio (PV) e Piacenza, e la SS1 Aurelia tra Torreinpietra e Santa Marinella in provincia di Roma.

Con questo studio, secondo il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi: "Abbiamo definito la prima mappa che indica i livelli di sicurezza dei principali itinerari nazionali. L'atlante, realizzato in collaborazione con i gestori e i concessionari delle tratte esaminate, favorisce una programmazione più ampia degli interventi di ammodernamento della rete. La particolarità di questo studio rispetto a quelli presentati in passato sta nell'integrazione delle statistiche con i dati sui flussi di traffico, per una valutazione più precisa e puntuale degli standard di sicurezza delle infrastrutture. Gli automobilisti italiani spendono ogni anno 168 miliardi di euro per muoversi con la propria vettura, ai quali vanno sommati i 30 miliardi di costo sociale degli incidenti stradali. Un adeguato sistema infrastrutturale di trasporto consentirebbe di abbattere queste cifre".

"La ricerca realizzata in collaborazione con EuroRap - ha concluso Gelpi - rafforza il ruolo dell'Aci nel campo dello studio e della realizzazione di specifiche metodologie di analisi delle criticità delle strade, in linea con la direttiva europea sul costante miglioramento degli standard di manutenzione". (m. r.)



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Piazza Fontana quarant'anni dopo e sembra oggi

www.beppegrillo.it

12 Dicembre 2009
Piazza Fontana quarant'anni dopo e sembra oggi

Piazza Fontana, 12 dicembre 2009. I manifestanti si riprendono la piazza
(3:00)
Piazza_Fontana_12_12_2009.jpg

Il 12 dicembre del 1969 fino alle 16.37 piazza Fontana a Milano era solo un posto abbastanza anonimo dove passavano i tram. Situata dietro il Duomo con ai lati la Banca Nazionale dell'Agricoltura e l'edificio dell'Arcivescovado e al centro qualche panchina. L'esplosione che trasformò un giorno d'inverno nel nostro primo 11 settembre (in seguito ne abbiamo avuti decine dall'Italicus alla strage di Capaci) sventrò la banca, uccise 17 persone e ne ferì in modo grave un centinaio. Fu un tentativo di colpo di Stato. Nessuno può rispondere con certezza se il tentativo riuscì oppure no. "La situazione che si era creata avrebbe dovuto portare a un colpo di Stato" ha dichiarato in seguito il giudice Gerardo D'Ambrosio che indagò sulla strage. Della stessa opinione fu Aldo Moro che quel giorno disse: "Siamo in guerra" e in seguito aggiunse: "Ci sono tanti modi di fare politica: e tra i tanti c'è anche quello delle bombe". L'allora presidente Saragat voleva proclamare "lo stato di pericolo pubblico" mai adottato nella storia repubblicana. Moro si oppose. Era un possibile "golpe alla greca" dei colonnelli con leggi eccezionali e l'eventuale ricorso a elezioni anticipate. Piazza Fontana è stato un attentato politico, la prova provata è che gli unici condannati sono stati alcuni ufficiali dei servizi segreti italiani. I segreti di Piazza Fontana, condivisi da una parte della classe politica e degli apparati dello Stato, hanno "contaminato" tutta la storia successiva del Paese. L'impunità dei mandanti "ha distrutto la fiducia nello Stato di un'intera generazione di cittadini", secondo le parole di Paolo Emilio Taviani, ministro democristiano dell'epoca.
Le indagini si bloccarono in sostanza nel 1974. Lo Stato impose il segreto politico-militare di fronte all'incriminazione dell'ammiraglio Eugenio Henke, capo del Servizio Informazioni Difesa (SID). Emilio Alessandrini, in seguito assassinato da Prima Linea, che indagava sull'attentato disse al collega D'Ambrosio: "Ci hanno tolto l'inchiesta, ma ci hanno salvato la vita".
Da allora in Italia operano due livelli. Quello dei cittadini normali e uno superiore che decide senza chiedere, che informa senza informare, che non si farà mai processare
"La storia di un Paese in cui è stato assassinato il più importante dirigente industriale, Enrico Mattei, il più importante uomo politico, Aldo Moro, l'uomo delle forze dell'ordine più rappresentativo, il generale Dalla Chiesa, uno dei giornalisti più capaci di penetrare le trame del potere, Mino Pecorelli, uno dei banchieri "cerniera" tra mondo laico e Vaticano, Roberto Calvi, in cui si è tentato di uccidere il papa più eminente del secolo scorso, Giovanni Paolo II - e c'è chi sospetta fortemente dell'uccisione del suo predecessore, Giovanni Paolo I. Come potranno i giovani trovare radici e alimento politico culturale e morale nella nostra memoria se certi suoi nodi irrisolti non vengono sciolti?" Paolo Cucchiarelli.

> Citazioni e riferimenti dal libro: "Il segreto di Piazza Fontana" di Paolo Cucchiarelli, edizioni Ponte alle Grazie

Comunicato MoVimento a Cinque Stelle:
Primo firma-day in Lombardia. Siete tutti invitati a porre una semplice e GRATUITA firma, per dare la possibilità alla Lista Civica Regionale della Lombardia "MoVimento 5 Stelle" di candidarsi alle prossime Elezioni Regionali di marzo 2010, domenica 13 dicembre 2009
Bergamo - Via XX Settembre - ore 9.00 / 19.00 - Brescia - Via Vittorio Emanuele II, angolo Via Einaudi (davanti alla Camera di Commercio) - ore 9.00 / 19.00 - Busto Arsizio - Piazza Garibaldi - ore 10.00 / 18.00 - Monza - Piazza San Paolo - ore 9.00 / 19.00 - Palazzolo sull'Oglio - Piazzale Papa GIovanni XXIII, zona parcheggio - ore 8.30 / 12.30 - Rozzano - Piazzale Alboreto - ore 10.00 / 19.00 - Saronno - Piazza volontari del Sangue, incrocio Corso Italia - ore 15.00 / 19.00 - Varese - Piazza Montegrappa - ore 10.00 / 18.00

Postato da Beppe Grillo alle 15:55 in Informazione
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ALLARME RIBASSI: DAI PROFESSIONISTI UTILI CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA - Lavori Pubblici

ALLARME RIBASSI: DAI PROFESSIONISTI UTILI CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA - Lavori Pubblici
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09 dicembre 2009

Un ricordo...

All'incirca un anno fa - erano tempi di Oktoberfest - la Capitale bavarese offriva il suo lato godereccio, farcito di spuma e dall'inconfondibile olezzo del wurstel. Quest'anno all'indomani della batosta subita dalla Signora, per mano di quel che resta del Bayern che fu, è evidente che la lezione di Tedesco assume altri e ben più amari significati: benché i bei tempi di Augenthaler siano trascorsi lasciando al più qualche segno sulle nostre arrugginite corde vocali, stavolta forse non basterà il fluire dei giorni e delle ore a lenire l'effetto depressivo, conseguente all'ubriacatura in cui è occorsa, malinconicamente, la Vecchia Signora. Alziano i calici, dunque, brindando ad una nuova sagione di Champions, perché ad ogni modo questa va dimenticata.
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05 dicembre 2009

02 dicembre 2009

Il Paese che non si merita i giovani

Un Paese dove l'università serve più ai professori che agli studenti, la sanità più ai medici che ai malati, la giustizia più agli avvocati e ai magistrati che ai cittadini, la pubblica amministrazione più ai burocrati che alla collettività. Un [...]






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Fini fuorionda, Berlusconi fuoridalleballe

Fini_Berlusconi.jpg
Fini fuorionda parla con il procuratore della Repubblica Trifuoggi del pentito Spatuzza. Il conto alla rovescia per Berlusconi è già iniziato, tenete pronto lo spumante.
Fini: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica"
Trifuoggi: "Assolutamente si... non ci si può permettere un errore neanche minimo"
Fini: "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di..., uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..."
Trifuoggi: "Però comunque si devono fare queste indagini"
Fini: "E ci mancherebbe altro"
Fini: "No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo..."
Trifuoggi: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano"
Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto."


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