30 dicembre 2009

che albero è?

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Teatro dei Pupi zoom

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Teatro dei Pupi

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Ortigia

Qui dove il mare luccica.. Verranno suppongo a fare il bagno, su
questi scogli..
La luna e il sole si guardano da lati opposti..

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28 dicembre 2009

Roma da non perdere...



da un'originale manoscritto francese del XX sec...
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27 dicembre 2009

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14 dicembre 2009

Le strade più pericolose nell'Atlante europeo

Che le strade nascondano delle insidie per gli automobilisti è risaputo, ma alcune strade, per vari motivi, sono molto più pericolose rispetto ad altre. Una classificazione delle strade più pericolose è contenuta nel primo "Atlante europeo sulla sicurezza stradale", appena presentato al Parlamento Europeo da EuroRap in collaborazione con l'Aci. Lo studio calcola per la prima volta il rischio di rimanere coinvolti in un incidente sulla base del numero dei sinistri che si verificano su una strada e del volume di traffico.

L'iniziativa rientra nella campagna europea "Progettiamo Strade Sicure", alla quale aderisce anche l'Automobile Club d'Italia, che richiede all'Unione Europea di promuovere un programma per la messa in sicurezza delle strade più pericolose, grazie al quale potrebbero essere salvate ogni anno 50.000 vite. Inoltre lo studio EuroRAP pone in risalto che il 28% della rete stradale europea è talmente pericolosa da far registrare un rischio di incidente 40 volte superiore alle strade giudicate sicure. Tornando a casa nostra il rapporto rileva che su 13 chilometri della A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra la barriera di Napoli Nord e l'allacciamento della A16 Napoli-Canosa, si contano 15 incidenti ogni milione di veicoli in transito.

Nella poco onorevole classifica contenuta nell'Atlante EuroRap-Aci, troviamo al secondo posto i 37 km della A5 tra Torino e Ivrea, a cui seguono la strada statale SS53 Postumia, tra Cittadella (PD) e Treviso, la SS7 Appia tra Velletri (RM) e Sezze (LT), la A21 Torino-Brescia nel tratto Casteggio (PV) e Piacenza, e la SS1 Aurelia tra Torreinpietra e Santa Marinella in provincia di Roma.

Con questo studio, secondo il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi: "Abbiamo definito la prima mappa che indica i livelli di sicurezza dei principali itinerari nazionali. L'atlante, realizzato in collaborazione con i gestori e i concessionari delle tratte esaminate, favorisce una programmazione più ampia degli interventi di ammodernamento della rete. La particolarità di questo studio rispetto a quelli presentati in passato sta nell'integrazione delle statistiche con i dati sui flussi di traffico, per una valutazione più precisa e puntuale degli standard di sicurezza delle infrastrutture. Gli automobilisti italiani spendono ogni anno 168 miliardi di euro per muoversi con la propria vettura, ai quali vanno sommati i 30 miliardi di costo sociale degli incidenti stradali. Un adeguato sistema infrastrutturale di trasporto consentirebbe di abbattere queste cifre".

"La ricerca realizzata in collaborazione con EuroRap - ha concluso Gelpi - rafforza il ruolo dell'Aci nel campo dello studio e della realizzazione di specifiche metodologie di analisi delle criticità delle strade, in linea con la direttiva europea sul costante miglioramento degli standard di manutenzione". (m. r.)



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Piazza Fontana quarant'anni dopo e sembra oggi

www.beppegrillo.it

12 Dicembre 2009
Piazza Fontana quarant'anni dopo e sembra oggi

Piazza Fontana, 12 dicembre 2009. I manifestanti si riprendono la piazza
(3:00)
Piazza_Fontana_12_12_2009.jpg

Il 12 dicembre del 1969 fino alle 16.37 piazza Fontana a Milano era solo un posto abbastanza anonimo dove passavano i tram. Situata dietro il Duomo con ai lati la Banca Nazionale dell'Agricoltura e l'edificio dell'Arcivescovado e al centro qualche panchina. L'esplosione che trasformò un giorno d'inverno nel nostro primo 11 settembre (in seguito ne abbiamo avuti decine dall'Italicus alla strage di Capaci) sventrò la banca, uccise 17 persone e ne ferì in modo grave un centinaio. Fu un tentativo di colpo di Stato. Nessuno può rispondere con certezza se il tentativo riuscì oppure no. "La situazione che si era creata avrebbe dovuto portare a un colpo di Stato" ha dichiarato in seguito il giudice Gerardo D'Ambrosio che indagò sulla strage. Della stessa opinione fu Aldo Moro che quel giorno disse: "Siamo in guerra" e in seguito aggiunse: "Ci sono tanti modi di fare politica: e tra i tanti c'è anche quello delle bombe". L'allora presidente Saragat voleva proclamare "lo stato di pericolo pubblico" mai adottato nella storia repubblicana. Moro si oppose. Era un possibile "golpe alla greca" dei colonnelli con leggi eccezionali e l'eventuale ricorso a elezioni anticipate. Piazza Fontana è stato un attentato politico, la prova provata è che gli unici condannati sono stati alcuni ufficiali dei servizi segreti italiani. I segreti di Piazza Fontana, condivisi da una parte della classe politica e degli apparati dello Stato, hanno "contaminato" tutta la storia successiva del Paese. L'impunità dei mandanti "ha distrutto la fiducia nello Stato di un'intera generazione di cittadini", secondo le parole di Paolo Emilio Taviani, ministro democristiano dell'epoca.
Le indagini si bloccarono in sostanza nel 1974. Lo Stato impose il segreto politico-militare di fronte all'incriminazione dell'ammiraglio Eugenio Henke, capo del Servizio Informazioni Difesa (SID). Emilio Alessandrini, in seguito assassinato da Prima Linea, che indagava sull'attentato disse al collega D'Ambrosio: "Ci hanno tolto l'inchiesta, ma ci hanno salvato la vita".
Da allora in Italia operano due livelli. Quello dei cittadini normali e uno superiore che decide senza chiedere, che informa senza informare, che non si farà mai processare
"La storia di un Paese in cui è stato assassinato il più importante dirigente industriale, Enrico Mattei, il più importante uomo politico, Aldo Moro, l'uomo delle forze dell'ordine più rappresentativo, il generale Dalla Chiesa, uno dei giornalisti più capaci di penetrare le trame del potere, Mino Pecorelli, uno dei banchieri "cerniera" tra mondo laico e Vaticano, Roberto Calvi, in cui si è tentato di uccidere il papa più eminente del secolo scorso, Giovanni Paolo II - e c'è chi sospetta fortemente dell'uccisione del suo predecessore, Giovanni Paolo I. Come potranno i giovani trovare radici e alimento politico culturale e morale nella nostra memoria se certi suoi nodi irrisolti non vengono sciolti?" Paolo Cucchiarelli.

> Citazioni e riferimenti dal libro: "Il segreto di Piazza Fontana" di Paolo Cucchiarelli, edizioni Ponte alle Grazie

Comunicato MoVimento a Cinque Stelle:
Primo firma-day in Lombardia. Siete tutti invitati a porre una semplice e GRATUITA firma, per dare la possibilità alla Lista Civica Regionale della Lombardia "MoVimento 5 Stelle" di candidarsi alle prossime Elezioni Regionali di marzo 2010, domenica 13 dicembre 2009
Bergamo - Via XX Settembre - ore 9.00 / 19.00 - Brescia - Via Vittorio Emanuele II, angolo Via Einaudi (davanti alla Camera di Commercio) - ore 9.00 / 19.00 - Busto Arsizio - Piazza Garibaldi - ore 10.00 / 18.00 - Monza - Piazza San Paolo - ore 9.00 / 19.00 - Palazzolo sull'Oglio - Piazzale Papa GIovanni XXIII, zona parcheggio - ore 8.30 / 12.30 - Rozzano - Piazzale Alboreto - ore 10.00 / 19.00 - Saronno - Piazza volontari del Sangue, incrocio Corso Italia - ore 15.00 / 19.00 - Varese - Piazza Montegrappa - ore 10.00 / 18.00

Postato da Beppe Grillo alle 15:55 in Informazione
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ALLARME RIBASSI: DAI PROFESSIONISTI UTILI CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA - Lavori Pubblici

ALLARME RIBASSI: DAI PROFESSIONISTI UTILI CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA - Lavori Pubblici
ALLARME RIBASSI: DAI PROFESSIONISTI UTILI CONSIGLI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA - Lavori PubbliciSocialTwist Tell-a-Friend

09 dicembre 2009

Un ricordo...

All'incirca un anno fa - erano tempi di Oktoberfest - la Capitale bavarese offriva il suo lato godereccio, farcito di spuma e dall'inconfondibile olezzo del wurstel. Quest'anno all'indomani della batosta subita dalla Signora, per mano di quel che resta del Bayern che fu, è evidente che la lezione di Tedesco assume altri e ben più amari significati: benché i bei tempi di Augenthaler siano trascorsi lasciando al più qualche segno sulle nostre arrugginite corde vocali, stavolta forse non basterà il fluire dei giorni e delle ore a lenire l'effetto depressivo, conseguente all'ubriacatura in cui è occorsa, malinconicamente, la Vecchia Signora. Alziano i calici, dunque, brindando ad una nuova sagione di Champions, perché ad ogni modo questa va dimenticata.
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Google ricerca in tempo reale


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05 dicembre 2009

02 dicembre 2009

Il Paese che non si merita i giovani

Un Paese dove l'università serve più ai professori che agli studenti, la sanità più ai medici che ai malati, la giustizia più agli avvocati e ai magistrati che ai cittadini, la pubblica amministrazione più ai burocrati che alla collettività. Un [...]






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Fini fuorionda, Berlusconi fuoridalleballe

Fini_Berlusconi.jpg
Fini fuorionda parla con il procuratore della Repubblica Trifuoggi del pentito Spatuzza. Il conto alla rovescia per Berlusconi è già iniziato, tenete pronto lo spumante.
Fini: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica"
Trifuoggi: "Assolutamente si... non ci si può permettere un errore neanche minimo"
Fini: "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di..., uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..."
Trifuoggi: "Però comunque si devono fare queste indagini"
Fini: "E ci mancherebbe altro"
Fini: "No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo..."
Trifuoggi: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano"
Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto."


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29 novembre 2009

ATAROM

Nella nazione fondata sul paraculismo, oggi agli atleti azzurri
d'Italia, succedono i gladiatori dell'Impero, quand'anche guidati da
un balcanico Ottomano.
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28 novembre 2009

Orologi avete... rotto!

Non resta molto più da dire per dare un senso alla serata di ieri, se
non immedesimarsi nello spirito del tipo col maglione giallo qui davanti
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22 novembre 2009

RIchiesta di aiuto

Pur dando per assodato tutto quello che ho visto, scritto, detto, sentito, accennato, divorato, sfiorato, sognato, sminuito, auspicato, promesso, percepito, intuito, vagheggiato (e tutti i sinonimi e contrari e omissisis che possono venirci in mente), quancuno mi sa per caso dire cosa sta succedendo e magari che cosa succederà domani e che non sia così "terrificatamente" (oserei dire) disastroso?
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20 novembre 2009

Progetto pilota Digital Facility Service





Computer grafica di alto livello: dalla realtà al codice binario. Nell'accezione comune il rendering è ‹‹ il processo di "resa" ovvero di generazione di un'immagine a partire da una descrizione matematica di una scena tridimensionale interpretata da algoritmi che definiscono il colore di ogni punto dell'immagine ›› (Wikipedia). Da questo assunto si può dedurre che, trattandosi di un "processo", la renderizzazione può configurarsi letteralmente come:
‹‹ 4 serie di operazioni tecniche attraverso le quali viene svolta un'attività produttiva: p. estrattivo, di distillazione
   5 inform. Singola esecuzione di un programma; insieme di dati e risorse che l'elaboratore gestisce durante l'esecuzione del programma ›› (Dizionario di Italiano Sabatini – Coletti)
Ma, e qui oso, noi siamo scienza non fantascienza, citando uno spot tv celeberrimo negli '80. Quindi il nostro sforzo non passa attraverso l'implemantazione di fantascientifici algoritmi volti alla descrizione minuziosa dell'immagine tridimensionale, ma ci limitiamo ad eseguire le istruzioni più accessibili messe a disposizione dal programma di cui la nostra postazione è dotata.
 
Il risultato è un solido magari amorfo, ma sufficientemente dettagliato da comprendere le principali caratteristiche e componenti edili-impiantistiche  che un organismo edilizio può annoverare. Ovviamente tale rappresentazione deve essere intesa quale schema elementare cui agganciare successivamente una serie di schemi comprendenti, a titolo di esempio, le consistenze dell'immobile o anche la tipologia dei servizi appaltati.
Tra le consistenze potrebbero essere elencati: impianti elettrici e frigoriferi, impianti di sollevamento, impianto di depurazione acque, cabine elettriche di trasformazione, gruppi elettrogeni di emergenza, gruppi statici di continuità, impianti amplifonici fissi, estintori antincendio, superfici verdi, alberi nei giardini, strade, parcheggi.
Tra i servizi appaltati: fornitura combustibile, manutenzione, gestione e conduzione degli impianti termici e di condizionamento; manutenzione degli impianti idrico, sanitario, elettrico, antincendio, aree di pertinenza e arredi esterni; manutenzione altri impianti vari, sollevamento, depurazione acque, cabine elettriche di trasformazione, gruppi elettrogeni, gruppi statici di continuità, impianti amplifonici, estintori portatili; manutenzione dell'infrastruttura stradale (strade, marciapiedi, muri di sostegno, aree di parcheggio) di pertinenza, nonché la segnaletica orizzontale e verticale; manutenzione ordinaria del patrimonio verde (parchi, giardini, aree verdi, alberate stradali), compresa la tutela igienica periodica.
Il tutto nel contesto di un quadro d'insieme, comprendente localizzazione (città, indirizzo), ambito urbano, prescrizioni di PRG (componenti e tessuti).
Ogni elemento si viene quindi ad integrare in un sistema informativo che ,oltre ad essere fondamentale per tutte le attività connesse al servizio manutentivo, favorisce la conoscenza sistematica dell'immobile.
Viene così messo in rilievo il confronto critico tra le osservazioni dello stato di fatto (trasposte opportunamente sul sistema informativo come dati alfanumerici, immagini grafiche e immagini fotografiche), il set di informazioni sulle attività manutentive programmate e su richiesta, le opportunità e i criteri di programmazione degli interventi in un'ottica di qualità totale. Ciò è reso possibile da un sistema informativo che, così implementato, permette di generare qualsiasi vista gerarchica nell'ambito della quale è possibile rappresentare qualsiasi numero di relazioni e classi utili per esplorare ogni "dimensione" del bene immobiliare in oggetto.
Questo è, in "grana grossa", quanto è auspicabile definire in termini di digitalizzazione dell'organismo edilizio, per mezzo di strumenti semplici e accessibili messi a disposizione dalla tecnica, allo stato attuale.
E' da qui che può essere delineato un percorso fatto di soluzioni progettuali che siano alla base di scelte di attuazione di processi gestionali. L'organismo edilizio ha trovato un suo spazio
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15 novembre 2009

Giardinaggio dilettante..


Indovina il mucchio... Tipico quesito enigmistico, questa volta applicato a prato tappezzato di foglie e ghiande, in cui distinguere il già raccolto dal "rimasto" può comportare un sforzo, se non altro di fantasia!

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14 novembre 2009

Il bucato


Cimentarsi con le arti classiche... Non che si possa considerare un'impresa improba, ma scegliere se la molletta va sulla mutanda o sul calzino è tuttavia una questione di problem solving: se non altro perché le mollette scarseggiano e decidere di accoppiarle per tenere un paio di calzini affiancati sullo stendino è un dilemma drastico..
E che però probabilmente non attiene ai massimi sistemi..

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05 novembre 2009

Un archivio delle lingue perdute. "Solo le grandi sopravviveranno"

Ogni volta che una lingua cade in disuso muoiono tradizioni, saperi, opere d'arte. Negli ultimi anni l'attenzione dei linguisti si è concentrata sulla salvaguardia degli idiomi a rischio e l'opinione pubblica ha conosciuto le storie di persone rimaste le uniche depositarie di un modo di esprimersi che non ha più interlocutori. Al di là della denuncia sui pericoli di una globalizzazione linguistica, è ora il momento di agire praticamente, per preservare lessico e morfologia degli idiomi in via di estinzione. Per questo, la prossima settimana nell'Università dello Utah alcuni tra i maggiori esperti del settore si riuniranno per discutere le ultime ricerche sul campo e soprattutto per presentare il primo strumento pratico per combattere la scomparsa delle lingue.

Ancora una volta è la più globale delle tecnolgie a venire in aiuto ai saperi del passato: la National Science Foundation ha infatti finanziato la creazione di un sito web di informazione sulle lingue a rischio, in cui confluiranno dati, catalogazioni e le ultime ricerche del settore. "Una lingua non è fatta soltanto di parole e grammatica - spiega Anthony Aristar, linguista della Eastern Michigan University, uno degli atenei statunitensi promotori del workshop e del database online - è una rete di storie che collegano tutte le persone che una volta usavano quella lingua, ha in sé tutte le cose che quelle persone facevano insieme e tutte le conoscenze che la comunità linguistica lasciava ai suoi discendenti. La morte di una lingua è come la morte di una specie, con essa si perde un anello della catena e tutto ciò che quella parte significava per il tutto".

"La linguistica è una delle discipline che studiano i nostri meccanismi cognitivi - rincara Lyle Campbell, dell'Università dello Utah - ci mostra come funziona la nostra mente, come elabora informazioni e stabilisce connessioni. Se perdiamo, per esempio, il 50 per cento delle lingue dell'umanità perderemo anche la stessa porzione di abilità cognitive. Sarebbe una tragedia immane". Il database delle lingue perdute non servirà soltanto a catalogare gli idiomi più a rischio, il numero di parlanti una data lingua e a preservare lessico e grammatiche, ma sarà anche e soprattutto uno strumento finanziario. La raccolta dei dati servirà a enti finanziatori quali la National Science Foundation per concentrare le risorse sugli idiomi che corrono i maggiori pericoli. "Mentre una lingua è ancora in vita - osserva Aristar - c'è sempre speranza di poter tramandare qualcosa ai posteri. Se non faremo questo lavoro, ci sarà un momento in cui le uniche culture rimaste saranno quelle espresse nelle "grandi" lingue: inglese, spagnolo, cinese e arabo".

Il problema dell'estinzione linguistica non è nuovo. Si calcola che negli ultimi 500 anni si siano perse la metà delle lingue del mondo. Ciò che però è tipico dei nostri tempi è la rapidità con cui tali estinzioni avvengono, poiché i linguisti prevedono che nei prossimi 100 anni circa il 90 per cento dei 7000 idiomi del mondo non esisterà più. "La saggezza dell'umanità è codificata nei linguaggi - conclude Campbell - prendete ad esempio le conoscenze dell'erboristeria: ci sono corteccie di alberi che possono aiutare a prevenire malattie importanti come il cancro e l'Aids, ma il nome dell'albero e il sapere ad esso associato vanno perduti quando una lingua si estingue". In quella che i linguisti hanno definito "una immane tragedia" c'è però una speranza: "Se preservaremo anche poche informazioni su un idioma estinto avremo le basi per ricostruire relazioni e connessioni andando indietro nel tempo di migliaia di anni, grazie anche alla comparazione e unione di dati di carattere archeologico e storico - è la convinzione di Campbell - Il database elettronico sarà lo snodo fondamentale per condividere le informazioni, il primo passo per mettere al sicuro quel che ci resta delle lingue a rischio".


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30 ottobre 2009

Belle

La scena non sembra quella di un salotto di un appartamento della Roma
aldilà del G.R.A. piuttosto qualcosa che assomiglia ad mix tra cinema
d'essai ed un minuscolo dance-floor. G&B si alternano a giocare alla
trottola appena il film indugia sui motivetti cantati Gaston, Belle e
compagnia... bella. Come un focolare lo spettacolo riscalda piccoli
e meno piccoli. Anche il tè con i biscotti fa il suo egregio lavoro.
E dopo il "The End" ci aspettano le pizze, rigorosamente da asporto,
da mandar giù con lo sciroppo con le bollicine prodotto ad Atlanta.
Le generazioni si incontrano qui!
BelleSocialTwist Tell-a-Friend

27 ottobre 2009

Home cadding...


Quasi costretti a casa, non ci facciamo scappare l'occasione di perseverare nella nostra vita da muli. Un progetto che vedrà o non vedrà la luce, richiede comunque passione.
C'è anche Charlie Brown a farci compagnia.. proprio ora protende il suo musone verso le luci della spianata sotto il parco.
Abbaiando alla luna, rientriamo bel belli dalla passeggiata. Bravi...

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24 ottobre 2009

Mirna apre alle 5, del pomeriggio...


...è quello che abbiamo scoperto dall'amica-compaesana in attesa di fronte all'ingresso di questo delizioso negozietto a Latera. La festa della castagna - meglio, del marrone - che ivi si tiene è stata allietata dal maestro Luca Troiani (fisarmonica e piano, "uè, si va!"). Un cartoccio e poi di nuovo sulla strada, si va...

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20 ottobre 2009

Anniversary time


Scrivo in assenza di fantasy, di una serata special tra red wine, crepes & jazz...
Passeggiando tra le vie del centro, in favore di musica e sapori.
Il gusto di un bicchiere a grado alcolico comunque moderato, ascoltiamo storie di varia umanità.
Doloretti.. Stesera chivvesé.

Firmato
Gli Stefani

Anniversary timeSocialTwist Tell-a-Friend

18 ottobre 2009

Il Pigneto


Quartiere non iper commerciale, ci è piaciuto, anche se non è San Lorenzo "core de' Roma"..
In programma, a dire il vero, c'era l'uscita dei riders, ma il ripiego ci ha premiato con una gricia e un tonnarello cacio e pepe.. Ed il luogo dell'appuntamento ci ha regalato un mercatino-surprise: il tarfufo bianco, specialità dalle terre marchigiano-romagnole, si prepara con una noce di burro miscelata con l'acqua di cottura a d ottenere una salsa tutta da gustare.
Bon apétit!

Il PignetoSocialTwist Tell-a-Friend

12 ottobre 2009

Babà di Colleferro

Dalla pasticceria napoletana, riportiamo una golosa novità.. forse
stanno contribuendo i temporali di questi giorni..: sull'albero è
cresciuto 'o babà!
Babà di ColleferroSocialTwist Tell-a-Friend

10 ottobre 2009

Che spettacolo!

Che spettacolo! Fuori piove, inizia a "disottobratizzarsi", cioè, per
così dire, a far un po' più fresco rispetto ai giorni scorsi ed
eccola lì, la partita della nazionale proiettata a 80-100 pollici sul
muro di fronte a questo comodissimo divano. Non fosse per questi 2
cavi elettrici penzolanti che non mi riesce di sistemare con traccia
nel muro e tutto, mi potrei tranquillamente definire il "fantozzi
moderno" a meno della frittatona con la cipolla.
Vediamo come va a finire: la partita è aperta... Guadagnamo metri e mi
gioco lo strofinamento dell'alluce fino al 90'.
Che spettacolo!SocialTwist Tell-a-Friend

09 ottobre 2009

Bar Esposizioni

Con la scusa dell'arte, siamo riusciti pradossalmente ad
asocializzarci nel lounge bar del Palazzo delle Esposizioni. Pinot
grigio e Red Bull, una serata da ottobrata ...et voilà!
Forse arriva anche lo spizzichino. Eccolo! Panzerotto ripieno al
pomodoro, con effetto "ciliegina sulla torta": fuori freddo, dentro
una bomba a mille gradi centigradiii.
E torniamo al viaggio... soddisfatti.
Bar EsposizioniSocialTwist Tell-a-Friend

Giovanilismi senza gioventù

Giovanilismi senza gioventùSocialTwist Tell-a-Friend

Il Disinformatico: Davvero Nostradamus previde l'11 settembre?

Il Disinformatico: Davvero Nostradamus previde l'11 settembre?
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