14 dicembre 2009

Le strade più pericolose nell'Atlante europeo

Che le strade nascondano delle insidie per gli automobilisti è risaputo, ma alcune strade, per vari motivi, sono molto più pericolose rispetto ad altre. Una classificazione delle strade più pericolose è contenuta nel primo "Atlante europeo sulla sicurezza stradale", appena presentato al Parlamento Europeo da EuroRap in collaborazione con l'Aci. Lo studio calcola per la prima volta il rischio di rimanere coinvolti in un incidente sulla base del numero dei sinistri che si verificano su una strada e del volume di traffico.

L'iniziativa rientra nella campagna europea "Progettiamo Strade Sicure", alla quale aderisce anche l'Automobile Club d'Italia, che richiede all'Unione Europea di promuovere un programma per la messa in sicurezza delle strade più pericolose, grazie al quale potrebbero essere salvate ogni anno 50.000 vite. Inoltre lo studio EuroRAP pone in risalto che il 28% della rete stradale europea è talmente pericolosa da far registrare un rischio di incidente 40 volte superiore alle strade giudicate sicure. Tornando a casa nostra il rapporto rileva che su 13 chilometri della A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra la barriera di Napoli Nord e l'allacciamento della A16 Napoli-Canosa, si contano 15 incidenti ogni milione di veicoli in transito.

Nella poco onorevole classifica contenuta nell'Atlante EuroRap-Aci, troviamo al secondo posto i 37 km della A5 tra Torino e Ivrea, a cui seguono la strada statale SS53 Postumia, tra Cittadella (PD) e Treviso, la SS7 Appia tra Velletri (RM) e Sezze (LT), la A21 Torino-Brescia nel tratto Casteggio (PV) e Piacenza, e la SS1 Aurelia tra Torreinpietra e Santa Marinella in provincia di Roma.

Con questo studio, secondo il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi: "Abbiamo definito la prima mappa che indica i livelli di sicurezza dei principali itinerari nazionali. L'atlante, realizzato in collaborazione con i gestori e i concessionari delle tratte esaminate, favorisce una programmazione più ampia degli interventi di ammodernamento della rete. La particolarità di questo studio rispetto a quelli presentati in passato sta nell'integrazione delle statistiche con i dati sui flussi di traffico, per una valutazione più precisa e puntuale degli standard di sicurezza delle infrastrutture. Gli automobilisti italiani spendono ogni anno 168 miliardi di euro per muoversi con la propria vettura, ai quali vanno sommati i 30 miliardi di costo sociale degli incidenti stradali. Un adeguato sistema infrastrutturale di trasporto consentirebbe di abbattere queste cifre".

"La ricerca realizzata in collaborazione con EuroRap - ha concluso Gelpi - rafforza il ruolo dell'Aci nel campo dello studio e della realizzazione di specifiche metodologie di analisi delle criticità delle strade, in linea con la direttiva europea sul costante miglioramento degli standard di manutenzione". (m. r.)



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