In una domenica ancora non attraversata dal caldo torrido, ma non per questo meno assolata, l'imperativo era uscire per non seppellire sotto il peso di un cielo azzurro cobalto come non si vedeva da un bel po'...
E il rifugio è stato questa volta: Cinecittà. Quasi assediata dall'okkupazione, ma non ne avevamo assolutamente idea, quasi segnata dall'incendio al teatro 5, che sarebbe occorso qualche giorno dopo...
Ed eccoci qua proiettati in spazi di epoche lontane, lontani dal traffico e la folla, sconnessi nelle scene di "Roma", ma anche in un piccolo borgo medievale o nelle strade di una old New York.
E però, a tornare nella supposta civiltà il passo è breve, ma non troppo: si può vivere anche la strana sensazione che dà ritrovarsi in un sottomarino alla periferia est di Roma, nuova.
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